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Il libro come materiale:
una suggestione montessoriana.
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09.00 > 13:00
Trieste
Nido “La luna in città”
A cura di Mara Fabro, insieme a Sandra Cisterna
“Indovina che cosa c’è in questo pezzo di carta…”.
“Non c’è niente è un pezzo di carta rotta”.
“No c’è un racconto…”.
“Un racconto lì dentro?”.
Questo attirò una folla di bimbi interessati:
il bambino aveva raccolto il foglio in un mucchio di immondizie.
E si mise a leggere: lesse il racconto.
Allora fu compreso il significato di un libro:
e dopo questo si può dire che i libri andarono a ruba.
La possibilità d’incontrare narrazioni capaci di rappresentare le emozioni e il mondo reale, di coltivare l’immaginazione con le storie sono occasioni di riflessione, di conoscenza e di crescita importanti, essenziali e necessarie alla costruzione della personalità, a maggior ragione in età evolutiva. Per questo la lettura, che si pratichi a scuola, in famiglia, in biblioteca, è da porre al centro del percorso educativo. Non è un optional, ma una priorità.
Nella relazione con i libri è responsabilità dell’educatore mettere a disposizione dei bambini tanti e buoni libri e fare in modo che siano accessibili. Nessun libro può soddisfare i bisogni intellettuali ed emotivi di una classe intera.
Non esiste un libro per tutti, ma svariati, numerosi e di generi diversi.
A ciascuno il suo.
Una sfida irrinunciabile per la scuola, a maggior ragione in un contesto montessoriano.
Il percorso formativo si propone di partire dalle nostre autobiografie di lettori per provare a riflettere su quello che ci ha motivato, quello che ci ha creato ostacolo, quello che ci piace. Tracciare quindi una possibile strategia d’azione a partire da noi.
Dopo aver considerato l’ambito della motivazione alla lettura, guarderemo dentro il “mare” delle proposte bibliografiche disponibili avendo come guida alcune delle caratteristiche care al pensiero montessoriano.
Infine ci soffermeremo sul materiale. Faremo la carta a mano, imparandone la bellezza che si manifesta come una esperienza tattile e visiva, che ci consente di dare corpo alle emozioni e alle idee in modo concreto, per poterle condividere con le persone che ci circondano e in questo modo preservarle nel tempo come testimonianze del nostro passaggio.
Sperimentare e capire la tecnica della realizzazione della carta ci aiuta a prendere coscienza delle potenzialità di questo straordinario supporto che tutto supporta. Attraverso il laboratorio di rilegatura, infine, realizzeremo quello che Aidan Chambers chiama il “LIBRO DEI LIBRI” , ossia il luogo in cui ognuno di noi può tenere memoria delle proprie letture e costruire concretamente la propria biografia di lettore.